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SGOMBERI E MANGANELLATE A MILANO, ECCO L'EXPO DI PISAPIA.

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Pisapia mostra di aver capito molto bene cosa significa 'opposizione non pregiudiziale al Governo'....
da http://contropiano.org/politica/item/24288-milano-manganellate-per-eseguire-uno-sgombero-una-vetrina-per-l-expo
Milano sarà la vetrina mondiale per l'Expo. Al momento è una vergogna quasi quotidiana. Questa mattina sono piovute una gragnuola di manganellate contro gli attivisti del centro socialeLambretta e i cittadini del comitato di Zona 4, in via del Turchino 20. Un gruppo di giovani ha infatti cercato di fermare polizia e carabinieri in tenuta anti-sommossa per impedire lo sgombero dell’abitazione occupata dove c'erano una donna italiana e due immigrati: l’occupazione andava avanti da luglio 2013. Nell’appartamento non sono stati trovati i due minori che avrebbero dovuto essere con la madre. Al tentativo di ostacolare lo sfratto gli agenti hanno risposto con una carica. Martedì, da un altro immobile occupato al civico 22 di via del Turchino, era stata sgomberata una donna di 35 anni, di nazionalità marocchina, con una figlia di sei anni: la straniera aveva rifiutato l’alloggio temporaneo in una struttura di accoglienza. Per una amara ironia della sorte gli scontri sono avvenuti sotto casa di Michelle Ferrulli, morto nel giugno 2011 dopo essere stato picchiato dalla polizia durante un controllo e attivo nel comitato inquilini del quartiere. Oggi pomeriggio i giovani del collettivo Lambretta hanno convocato un presidio davanti a Palazzo Marino. A piazza Scala sono confluite circa 200 persone. Presenti il Collettivo Lambretta, Zam, la Rete Studenti e numerosi solidali. In arrivo anche il Comitato Abitanti San Siro. I manifestanti hanno chiesto un incontro con l’Assessore Benelli che fino a poco fa stava partecipando a un appuntamento a Palazzo Marino sulla questione casa a Milano. L’assessore tramite intermediari ha però fatto comunicare ai manifestanti la sua assenza, negando così l’incontro.
da http://www.infoaut.org/index.php/blog/metropoli/item/11886-milano-altro-sgombero-di-una-famiglia-in-via-del-turchino
 
Questa mattina un grosso spiegamento di forze dell’ordine è arrivato in via del Turchino a Milano per sgomberare una mamma con due bambini adducendo il motivo dell’ordine pubblico.
Questa mattina le politiche sociali del Comune di Milano hanno dimostrato la loro efficacia; manu militari, con un ingente spiegamento di Polizia degno di miglior causa, sono state messe in mezzo alla strada Aziza ed Aisha, la sua bambina di tre anni, colpevoli di aver preso possesso di un alloggio del Comune di Milano gestito dall’ALER vuoto da anni.
E sì che negli incontri tenutisi nei mesi scorsi tra il Comitato Zona 4, l’ Unione Inquilini e l’Assessorato alla Casa, rappresentato dall’Assistente dell’Assessore, era stata garantita una disponibilità al confronto e la volontà del Comune di non colpire situazioni di persone in stato di difficoltà.
Evidentemente le parole spese da una persona che ha il mandato dell’amministrazione non valgono nulla. E la disponibilità a portare avanti percorsi di dialogo e integrazione viene spesa solo in campagna elettorale, vista l ennesima bruttura che quest’oggi si è perpetrata.
La motivazione addotta per lo sgombero da parte dei funzionari del Comune è stata, come ogni volta che bisogna giustificare per giustificare sgomberi inaccettabili e scandalosi una presunta pericolosità sociale di questa famiglia.
Ma quale pericolo può rappresentare una mamma con la sua bambina di tre anni? Nessuno, se non la tutela della legalità tout court o dare un contentino a chi vuole creare la guerra tra poveri nei quartieri popolari, senza prendere in considerazione i bisogni essenziali delle persone in questo momento di crisi.
Ciliegina sulla torta di questa vicenda che non fa certo onore a chi governa la nostra città: lo sgombero è stato compiuto prima della scadenza di 10 giorni contenuta nel decreto di rilascio notificato alla famiglia in data 20 Maggio, come verificato dagli stessi funzionari dell’ALER e della Polizia presenti in loco: la fretta di sgomberare una donna con una bambina piccola che non dava fastidio a nessuno evidentemente è stata più forte anche del rispetto dei tempi previsti dalle procedure, togliendo in questo modo anche la possibilità da parte di Aziza di presentare un eventuale ricorso, anche questo un bell’esempio di socialità e di rispetto dei diritti delle persone.
E’ questa la linea politica del Comune di Milano sulle occupazioni abusive, non aver ancora avviato dopo oltre 2 anni le procedure per la regolarizzazione di chi è in stato di necessità, preferendo invece portare vanti sgomberi ad alto impatto sociale contro donne e bambini?

Coordinamento zona 4
Comitato occupanti Via del Turchino
Comitato Mercato pollame
Comitato occupanti Via Salomone
Comitato occupanti Corvetto
Comitato occupanti Ponte Lambro
Unione Inquilini-Milano

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