Oggi sospendiamo il magazine per un lutto, anche politico, di cui è dovere parlare e che si sovrappone alla calamità che, più modestamente, ha colpito la mia città e di cui parleremo.
Parlo di lutto politico per i lavoratori e i cittadine morti bruciati in una sede sindacale a Odessa ad opera della barbarie neofascista in Ucraina.
In tutto quel contesto, credo che questo lutto, anche per il suo forte simbolismo storico-politico, vada celebrato.
No pasaran!

Ucraina. Orribile strage a Odessa, 38 i morti
Da Odessa, in Ucraina dell’Est, giunge notizia di una strage orribile perpetrata forse dai neonazisti del Pravy Sektor che avrebbero appiccato il fuoco alla Casa dei Sindacati all’interno della quale sarebbero morte oltre trenta persone. Si tratta di una notizia gravissima che potrebbe anche convincere Mosca a intervenire.
Cosa avranno il coraggio di dire adesso i fautori dell’Euromajdan dopo che 38 persone sono morte a causa di un incendio appiccato forse dai miliziani pro Kiev nella Casa dei sindacati. Secondo le prime confuse notizie sembra che i miliziani avrebbero sbarrato le porte dell’edificio prima di appiccare il fuoco. Come se non bastasse secondo fonti locali solo nel parco di Kulikovo sarebbero stati trovati diversi cadaveri di persone picchiate a morte dai neofascisti. A questo punto, se dovessero venire confermate le modalità della strage di Odessa, il Cremlino potrebbe decidere intervenire in Ucraina dell’Est per difendere la vita dei cittadini russofoni. In tutto questo Kiev continua a inviare l’esercito contro le città dell’Est, e adesso è corretto parlare di vera e propria guerra civile. Cosa succederà nelle prossime ore? Il rischio di una vera e propria escalation è ormai quasi scontato.