da http://popoffquotidiano.it/2015/05/20/ecoreati-la-legge-e-unarma-gia-spuntata/
Ambientalisti divisi tra apocalittici e integrati. Anche Guariniello boccia la legge sugli ecoreati
Di Carlo Perigli

Ad aumentare le perplessità, la previsione secondo cui il disastro ambientale è tale solamente se “abusivo“, quindi in violazione delle leggi esistenti, e se reca danni “a porzioni estese o significative di suolo o sottosuolo”. In questo senso si sono espressi Paolo Ferrero e Angelo Bolelli, rispettivamente segretario di Rifondazione Comunista e dei Verdi. «Il pensiero corre veloce allo “Sblocca Italia” – ha dichiarato Ferrero – che sembra fatto più per favorire gli inquinatori e gli speculatori ambientali, togliendo ogni regola ed ogni vincolo per la tutela dell’ambiente e del territorio”».
IL FUNZIONAMENTO PRATICO DELL’AIR GUN
Ultimo terreno di scontri tra favorevoli e contrari è infine l’esclusione dalla norma del divieto di ricorrere all’air gun, una tecnica di ispezione dei fondali marini basata su una serie di spari di aria compressa, le cui onde riflesse permettono di estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Inizialmente aggiunto con un emendamento al testo della Camera, il divieto espresso nei confronti di tale tecnica è stato stralciato su richiesta di Palazzo Chigi. Di “scelta giusta” ha parlatoPietro Cavanna, presidente settore Idrocarburi di Assomineraria. “Se fosse passato il divieto – ha dichiarato ad Adnkronos – saremmo stati i primi al mondo”, poichè “l’air gun non utilizza esplosivo ma aria compressa e serve sia per scopi di ricerca degli idrocarburi ma sopratutto per fini scientifici”. Toni decisamente contrastanti con quelli tenuti dal presidente del Consiglio Regionale della PugliaOnofrio Intona, decisamente contrariato per la scelta del governo. Secondo Intona si tratta difatti di “un brutto stop al divieto di usare tecniche invasive geosismiche nelle prospezioni petrolifere in mare, appena mitigato dalla notizia che i delitti ambientali entrano finalmente nel codice penale“. In particolare, a far storcere il naso è quel paradosso secondo cui “non si possono maltrattare tartarughe e cetacei, e questo è giustissimo, ma si può di fatto ucciderli, sparando bordate d’aria compressa contro i fondali marini, per scandagliare sacche sotterranee di idrocarburi”. Per Intona l’esclusione del divieto di ricorrere all’air gun è una chiara vittoria del “partito dell’oro nero”, che minaccia la salute dell’Adriatico e dello Ionio”, mettendo in pericolo sia la salute dei grandi cetacei che, spostandosi con l’udito, sono minacciati dalle onde sonore sparate sul fondo, ma non solo, perché, il basso adriatico “ospita” sia origini delle guerre mondiali che ben sei siti di affondamento, “nei quali gli aerei Nato hanno sganciato bombe inutilizzate nelle incursioni in Bosnia e Kosovo“. “Non voglio nemmeno pensare – ha aggiunto Intona – a cosa potrebbe innescare una ricerca air gun nel posto sbagliato”. Insomma, l’approvazione di questa legge, almeno per il momento, ci lascia una certezza e un interrogativo. Sicuramente, dopo tanti anni di attesa il codice penale italiano prevede finalmente i reati ambientali. Il dubbio è che dietro i tanti proclami si nasconda nient’altro che un’arma spuntata.