"Soprattutto, siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo. È la qualità più bella di un rivoluzionario."
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Dato l'enorme rilievo mediatico che si è avuto in merito, do per scontato che i lettori siano a conoscenza delle vicende di Karim, compagno e concittadino, partito da Senigallia per difendere in armi l'esperienza umana e politica del Rojava.
Chi non fosse aggiornato, troverà, digitando velocemente in google, tutto ciò che è necessario per informarsi: dall'intervista a Vanity Fair, agli interventi dei media mainstream, a quelli dei siti di movimento e di questo stesso blog.
Bene, Karim è tornato, sano e forte più che mai!
Qua mi limito ad esprimere tutta la gioia provata nell'aver riabbracciato un compagno ed un amico, una gioia che non sono molto portato ad esprimere con la parola, tantomeno scritta, e che si farà sempre più consapevole nei giorni futuri in cui lui sarà di nuovo al nostro fianco, nelle battaglie politiche e nei momenti del piacere di una chiacchierata insieme, come abbiamo sempre fatto da quando ci conosciamo.
Rimando, per chi è interessato, al sito dell'Arvultùra, in cui c'è una piccola introduzione scritta ed una sua videointervista di mezz'ora, in cui racconta la sua esperienza e le sue valutazioni, intrecciandole ovviamente a quelle sul Rojava: un documento importantissimo perchè è forse una delle poche narrazioni umane e politiche fatte da dentro, visto che era l'unico italiano a combattere a Kobane, mentre sin troppi sono quelli che partono attratti dai miraggi (che per me sono più distopie) che l'IS offre attraverso le sue suggestioni e le sue campagne propagandistiche.
http://www.arvultura.it/2488/senigallia-kobane-andata-e-ritorno-ragioni-di-una-scelta-partigiana/

Dato l'enorme rilievo mediatico che si è avuto in merito, do per scontato che i lettori siano a conoscenza delle vicende di Karim, compagno e concittadino, partito da Senigallia per difendere in armi l'esperienza umana e politica del Rojava.
Chi non fosse aggiornato, troverà, digitando velocemente in google, tutto ciò che è necessario per informarsi: dall'intervista a Vanity Fair, agli interventi dei media mainstream, a quelli dei siti di movimento e di questo stesso blog.
Bene, Karim è tornato, sano e forte più che mai!
Qua mi limito ad esprimere tutta la gioia provata nell'aver riabbracciato un compagno ed un amico, una gioia che non sono molto portato ad esprimere con la parola, tantomeno scritta, e che si farà sempre più consapevole nei giorni futuri in cui lui sarà di nuovo al nostro fianco, nelle battaglie politiche e nei momenti del piacere di una chiacchierata insieme, come abbiamo sempre fatto da quando ci conosciamo.
Rimando, per chi è interessato, al sito dell'Arvultùra, in cui c'è una piccola introduzione scritta ed una sua videointervista di mezz'ora, in cui racconta la sua esperienza e le sue valutazioni, intrecciandole ovviamente a quelle sul Rojava: un documento importantissimo perchè è forse una delle poche narrazioni umane e politiche fatte da dentro, visto che era l'unico italiano a combattere a Kobane, mentre sin troppi sono quelli che partono attratti dai miraggi (che per me sono più distopie) che l'IS offre attraverso le sue suggestioni e le sue campagne propagandistiche.
http://www.arvultura.it/2488/senigallia-kobane-andata-e-ritorno-ragioni-di-una-scelta-partigiana/