Oggi, su segnalazione, di Roberto, sempre attentissimo lettore e acuto osservatore, parleremo di un'altra conseguenza del Jobs Act, che permette ai padroni di guadagnare attraverso i licenziamenti e il 'ricambio del sangue', a dimostrazione di come questa riorganizzazione del lavoro, che migliora leggermente le condizioni delle fasce più precarie e precarizza nel contempo tutta l'area lavorista precedentemente garantita (approfittando anche del totale disinteresse operaio e sindacale che per molti anni si è dato per lavoratori fuori dal sistema di fabbrica o del pubblico impiego, tipo gli stagionali della ristorazione o i lavoratori dei supermercati ad esempio o quelli agricoli), sia la legge che segna la totale vittoria del Capitale e la fine della contrattazione e della mediazione tra le classi.
L'articolo non è preso da qualche sito di pericolosi sovversivi o di trinariciuti bolscevichi, ma da un sito finanziario, e spiega tutto in modo brevissimo e altrettanto chiaro.
da http://professionefinanza.com/scheda.php?id=13029#.VQKrITkug0x.twitter
Il Presidente Mattarella ha firmato i primi due decreti legislativi del Jobs Act.
09/03/2015 Antonio Mazzone
Se, come dicono in tanti, la scelta di assumere o licenziare dipende innanzitutto dal mercato e dalle commesse e che nessuno aumenta l'organico perché c'è una nuova legge, è pur vero che qualche imprenditore potrebbe avere la tentazione di effettuare quello che in gergo si chiama il "ricambio del sangue", sostituendo i lavoratori con contratti più onerosi con i nuovi contratti a tutele crescenti. Parliamo della possibilità di avere contributi Inps azzerati per 3 anni ed un taglio del costo del lavoro che può arrivare a superare il 50% in caso di cumulo del bonus previsto dalla legge di Stabilità 2015 con altri incentivi per l'assunzione.
Partiamo con una simulazione.
Azienda con < 15 dipendenti ed un lavoratore assunto oggi e licenziato fra 1 anno:
- Reddito annuo (imponibile fiscale) = euro 25.000
- Reddito mensile = euro 1.923
- Sgravi contributivi annui = euro 7.875
- Benefici taglio IRAP = euro 1.278
Totale benefici azienda = euro 9.153
- Indennizzo licenziamento (2 mensilità) = euro 3.846
- Ticket licenziamento (Fornero) = euro 490
Totale aggravi azienda = euro 4.336
Beneficio netto azienda = euro 4.817
Altre simulazioni dettagliate le trovate a questo link.
NOTA PS
Le nuove regole sui licenziamenti si applicheranno, infine, anche nei casi in cui una piccola impresa supererà i 15 dipendenti nell'unità produttiva (o i 60 su scala nazionale) a seguito di nuove assunzioni. In questo caso, entreranno nell'area del contratto a tutele crescenti non solo i nuovi assunti , ma anche il personale già in forza a tempo indeterminato. Non si applicheranno però gli incentivi contributivi, trattandosi di rapporti che sono già stabili.
L'articolo non è preso da qualche sito di pericolosi sovversivi o di trinariciuti bolscevichi, ma da un sito finanziario, e spiega tutto in modo brevissimo e altrettanto chiaro.
da http://professionefinanza.com/scheda.php?id=13029#.VQKrITkug0x.twitter
Il Presidente Mattarella ha firmato i primi due decreti legislativi del Jobs Act.
09/03/2015 Antonio Mazzone
Se, come dicono in tanti, la scelta di assumere o licenziare dipende innanzitutto dal mercato e dalle commesse e che nessuno aumenta l'organico perché c'è una nuova legge, è pur vero che qualche imprenditore potrebbe avere la tentazione di effettuare quello che in gergo si chiama il "ricambio del sangue", sostituendo i lavoratori con contratti più onerosi con i nuovi contratti a tutele crescenti. Parliamo della possibilità di avere contributi Inps azzerati per 3 anni ed un taglio del costo del lavoro che può arrivare a superare il 50% in caso di cumulo del bonus previsto dalla legge di Stabilità 2015 con altri incentivi per l'assunzione.
Partiamo con una simulazione.
Azienda con < 15 dipendenti ed un lavoratore assunto oggi e licenziato fra 1 anno:
- Reddito annuo (imponibile fiscale) = euro 25.000
- Reddito mensile = euro 1.923
- Sgravi contributivi annui = euro 7.875
- Benefici taglio IRAP = euro 1.278
Totale benefici azienda = euro 9.153
- Indennizzo licenziamento (2 mensilità) = euro 3.846
- Ticket licenziamento (Fornero) = euro 490
Totale aggravi azienda = euro 4.336
Beneficio netto azienda = euro 4.817

NOTA PS
Le nuove regole sui licenziamenti si applicheranno, infine, anche nei casi in cui una piccola impresa supererà i 15 dipendenti nell'unità produttiva (o i 60 su scala nazionale) a seguito di nuove assunzioni. In questo caso, entreranno nell'area del contratto a tutele crescenti non solo i nuovi assunti , ma anche il personale già in forza a tempo indeterminato. Non si applicheranno però gli incentivi contributivi, trattandosi di rapporti che sono già stabili.