Quantcast
Channel: PRECARI UNITED
Viewing all articles
Browse latest Browse all 2361

DOPO LE ELEZIONI REGIONALI....

$
0
0

"E' la storia di una società che precipita e che precipitando si ripete per farsi coraggio: fino a qui tutto bene! Fino a qui tutto bene! Fino a qui tutto bene! Ma il problema non è la caduta, è l'atterraggio" (L'Odio)





"La non grande affluenza è un elemento che deve preoccupare ma che è secondario. Checché se ne dica oggi non tutti hanno perso: chi ha contestato le riforme può valutare il suo risultato. Il mio interesse non è mettere le bandierine ma affrontare i problemi degli italiani”
Queste parole di Renzi la dicono lunga, casomai ce ne fosse bisogno, sull' idea che egli ha della gestione del potere: nessuna concertazione sociale, nessun legame o feedback con gli umori della gente, ma dirigismo  ad oltranza, in totale linea con la politica dell'UE: una gestione oligarchica che trasforma il voto in un simulacro. C'è da stare sicuri che da oggi Renzi lavorerà per blindare se stesso il più possibile attraverso la legge elettorale.

L'unico nemico che questa politica rischia di trovarsi davanti non è una forza di sinistra, che sia confederalista o marxista, ma la Lega, che ha trovato in Salvini un leader furbo e che ha saputo rilanciare un  partito che sotto Berlusconi  sembrava aver bruciato ogni credibilità.
Salvini ha un'idea semplice, ma brillante: trasformare la Lega in un omologo del Front National francese, un partito nella sostanza di estrema destra, identitario, razzista, e che, sul piano della politica estera, approfittando della natura da capitalismo di rapina dell'UE ritorna al vagheggiamento, in ogni caso impossibile nella sostanza, del ritorno alle piccole patrie sovrane e interclassiste (di fatto mai esistite).
Una propaganda che trova il suo humus nell'intolleranza e nella tensione sociale che in Italia sta aumentando nei riguardi del 'più povero e brutto' ( immigrati, romanì, piccola delinquenza), che,  in  una crisi di questo livello, senza una guida politica organizzata teoricamente e praticamente, è quasi fisiologica negli strati subalterni della popolazione.
Ecco come la Lega può diventare un partito di estrema destra di massa, rimpiazzando il vuoto totale che ormai lascia la destra liberista classica.

Ci troviamo tuttavia davanti ad un numero record di astensioni: questo dimostra che abbiamo un numero molto alto di persone del tutto sfiduciate dalla politica e che ancora non ha abboccato alle sirene leghiste, ma che non deve farci gioire: se da una parte Renzi 'se ne frega' di chi si astiene, dall'altra, una volta che gli astenuti avranno davanti elezioni decisive, sarà facilissimo che si politicizzeranno a destra (visto il nulla politico a sinistra), o che, continuando nell'astensione, non muteranno di una virgola qualsiasi rapporto di forza.

In tutto questo, la sinistra di movimento cosa può fare, oltre a contrastare politicamente e (ove sia necessario) fisicamente i tentativi egemonici della Lega e dei suoi amici di Casa Pound?
Urge per me una svolta organizzativa e teorica: presenza e attività nelle periferie, attraverso forme aggregative immediatamente politicizzanti e capaci di unire italiani e migranti (mense, palestre, liste di disoccupazione, ad esempio), e iniziare a ragionare da sinistra su  temi come il degrado urbano  e l'assenza dello Stato se non come elemento repressivo.
Per stare nelle periferie bisognerebbe un po' cambiare il linguaggio forbito, sporcarsi un po' di merda abbandonando le abitudini rassicuranti del politically correct tipico della 'società civile', ma solo così si può diventare una cerniera sociale e ricomporre la classe anzichè far sì che, come piace ai padroni, i poveri se la prendano col più povero di loro.
Tutto ciò, ovviamente dove il problema esiste nei termini che si sono posti e parlando in scala nazionale e generale, pensando che i quartieri sono sicuri se sono agiti e vissuti dalla socialità ma che questa socialità ha senso solo attraverso una precisa e discussa analisi politica teorica, strategica e tattica.
E' un lavoro difficile, sporco, e duro, ma su cui bisogna assolutamente ragionare se si vuole portare le classi subalterne dalla nostra parte anzichè consegnarle alla Lega e ai fascisti.
Questo è il nostro tempo, compagni tutti sia organizzati che cani sciolti, e l'urgenza indica che non si può aspettare oltre.

Viewing all articles
Browse latest Browse all 2361

Trending Articles