
Oggi torno a parlare della mia città, Senigallia.
Nella serata di lunedì 17, è improvvisamente crollato il controsoffitto della palestra della scuola Marchetti, usata sia dagli studenti che dalle squadre sportive. Solo la fortuna ha voluto che in quel momento la palestra fosse vuota e che dunque nessuno si sia fatto niente (http://www.senigallianotizie.it/1327365087/paura-alla-palestra-della-scuola-marchetti-di-senigallia-crolla-tutto-il-controsoffitto).
Il sindaco Mangialardi, un po' come per l'alluvione, attribuisce il tutto ad una fatalità imprevedibile: infiltrazioni di acqua che per loro natura, in un controsoffitto "costruito negli anni '90", sfuggirebbero a tutte le scrupolose verifiche che il Comune avrebbe sempre svolto (http://www.senigallianotizie.it/1327365145/senigallia-lamministrazione-sul-crollo-del-controsoffitto-della-palestra-alla-marchetti) .
Una tesi che mi suona molto garibaldina e fatalista: se dipendeva dalla struttura inadeguata ad essere controllata, quella palestra non si doveva usare; se i controlli sono stati poco scrupolosi, di nuovo una responsabilità enorme esiste.
Ma, a questo punto, è bene lasciare la parola al Collettivo Studentesco e al suo ottimo comunicato in merito, riprodotto sul sito dell'Arvultùra a cui si accede da questo link:
http://www.arvultura.it/1629/caro-sindaco-quel-timore-di-andare-a-scuola-che-non-dovremmo-provare/