
da http://www.fanpage.it/sblocca-italia-la-mappa-del-nuovo-potere-renziano/
Gli appalti dunque erano stati già assegnati dai precedenti governi (Berlusconi e Monti) proprio in virtù della programmazione dettata dalla legge obiettivo. Il premier Renzi da parte sua sceglie di indicare tra le priorità del suo governo proprio lo sblocco dei cantieri a cui partecipano le principali aziende italiane (proseguendo nella politica di sostegno ai grandi gruppi industriali, italiani e no, avviata con Investitalia). Fanpage ha provato a ricostruire quali sono le aziende interessate dallo sblocco dei cantieri previsto dal decreto “Sblocca Italia”.
I cantieri – Il decreto divide le opere in tre gruppi differenti. Il primo gruppo riguarda le opere già finanziate e sbloccate dal decreto. Si va dalla Tav (la Napoli – Bari ed il completamento della Torino – Lione) fino agli interventi negli aeroporti (Milano, Firenze, Genova, Fiumicino, Salerno), passando per la mastodontica opera del valore di ben 10,4 miliardi di euro dell’autostrada Orte – Venezia. Il secondo gruppo riguarda opere cantierabili entro il 31 dicembre 2014, dove troviamo la Linea C della Metro di Roma (304 milioni) e la costruzione della terza corsia dell’autostrada Venezia – Trieste (1,7 miliardi di euro). Infine il terzo gruppo con le opere cantierabili entro giugno 2015, in questo gruppo troviamo i lavori per le metropolitana di Napoli (90 milioni) e Torino (304 milioni), la tramvia di Firenze (100 milioni), ed ancora la Tav con il cantiere del valico di Giovi - detto anche “terzo valico” – dal valore complessivo di 2,1 miliardi di euro e la tratta Brescia – Padova (1,2 miliardi di euro), ed ancora il nuovo tunnel del Brennero (1,7 miliardi di euro) ed ilquadrilatero autostradale Umbria – Marche (680 milioni). Opere dal costo complessivo di diverse decine di miliardi di euro che ovviamente non saranno tutte finanziate interamente.
Ma quali sono le aziende coinvolte nei lavori “sbloccati” da Renzi?
Gli interessi delle coop rosse – In cima alla lista troviamo la Lega delle Cooperative. Il gruppo di imprese cooperative, vicino al Partito Democratico, lavora in moltissimi dei cantieri interessati dal decreto. A partire dai colossi CCC e CMC impegnati nei lavori della Tav Torino – Lione, nella metropolitana di Roma e di Torino e nei sub appalti della Orte – Venezia. Diverse sono poi le aziende toscane, sempre della Lega delle Cooperative, come la CTC, che si trovano all’interno del consorzio Tram Firenze, partecipato anche del Comune del capoluogo fiorentino tramite l’azienda dei trasporti ATF e dai francesi della RATP. In molte opere le cooperative rosse agiscono in associazione con altri gruppi industriali, in altri come l’autostrada Orte – Venezia partecipano ai subappalti ed in altri ancora come la metropolitana di Torino agiscono da sole.Le aziende dell’ex ministro Lunardi – Come detto la maggior parte delle opere agevolate dallo “Sblocca Italia” furono programmate dalla Legge Obiettivo del 2001, varata dal governo Berlusconi. Il Ministro delle Infrastrutture dell’epoca era Pietro Lunardi: ebbene diverse imprese a lui riconducibili sorridono per lo Sblocca Italia. La Rocksoil, ad esempio, fa parte delle aziende che lavorano ai cantieri della Tav Torino – Lione mentre il Consorzio Treesse partecipa a quello per il terzo valico. Due cantieri che hanno un valore complessivo di 5 miliardi di euro.
I grandi gruppi da Impregilo a Caltagirone – Due veri e propri colossi delle costruzioni nel nostro paese non potevano certo restare fuori da un provvedimento così importante da parte del governo. La Impregilo, che recentemente si è fusa con il gruppo Salini, lavora ad alcuni lotti per il nuovo tunnel del Brennero – opera da 1,7 miliardi di euro complessivi – ed è detentore dell’appalto per la costruzione della terza corsia dell’autostrada Venezia – Trieste che costerà complessivamente 1,7 miliardi di euro, tutte opere agevolate dallo “Sblocca Italia”. Il gruppo Caltagirone invece lavora tramite la Vanini Costruzioni alle metropolitane di Roma e di Napoli.

Va fuori dalla lista delle opere interessate dallo Sblocca Italia un’altra autostrada, la Valdastico Nord. A piangere è la Lega. L’opera, di un valore complessivo di 1 miliardo di euro, è detenuta in project financing dalla A4 Holding il cui presidente è il leghista e presidente della Provincia di Vicenza Attilio Schneck a cui fa compagnia nel consiglio di amministrazione il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi.
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