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OBAMA IN EUROPA PER IL TTIP

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In questo blog, partendo dagli studi di Marco Bersani, abbiamo parlato sin da subito del costituendo TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) , analogo del Trattato Transpacifico, il quale non si occupa di tariffe e paletti economici, ma vuole subordinare le legislazioni nazionali alle leggi del profitto per le multinazionali, costituendo, a mia memoria, il primo esempio di governance che diventa legislatura diretta, e, come per ogni governance (e per i governi della Trojka) senza lo straccio di una procedura democratica.
Una nota per leggere meglio: dove parla di gas di scisto, viene usato il termine fracking (o 'fratturazione idraulica') che consiste nel trivellare una roccia contenente idrocarburi e poi fratturarla attraverso la pressione idrica. E' la pratica con cui gli USA ottengono quella che, a detta di molti, dovrebbe essere l'autosufficienza energetica, ma che invece, se estesa su larga scala, può avere effetti devastanti per l'ambiente come descritto bene dal documentario Gasland del 2010 di Josh Fox.
Insomma, tornando al discorso di ieri e parafrasando Obama, è impossibile non tornare a pensare che la potenza da cui dovremmo principalmente avere paura sono proprio gli USA
da http://www.senzasoste.it/economia/obama-in-europa-per-il-ttip-ecco-cos-e-questo-definitivo-attacco-a-salute-diritti-ambiente-e-democrazia
 
In occasione della visita in Italia del presidente Usa Obama, le realtà che promuovono la campagna Stop TTIP Italia si mobilitano per denunciare i contenuti del trattato e il rischio che si traduca in un ulteriore attacco ai diritti, all'ambiente, alla democrazia e alla sovranità.
Cos'è il TTIP

Il TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership, trattato di libero scambio tra Unione Europea e USA, è l’ennesimo attacco frontale di lobby economiche, Governi e poteri forti contro i diritti del lavoro, della persona, dell’ambiente e di cittadinanza. Il negoziato TTIP, lanciato ufficialmente nel luglio 2013 e portato avanti segretamente dalla Commissione europea e dall’Amministrazione Usa disegna un quadro di pesante deregolamentazione cui obiettivo principale non saranno tanto le barriere tariffarie, già abbastanza basse, ma quelle non tariffarie, che riguardano gli standard di sicurezza e di qualità di aspetti sostanziali della vita di tutti i cittadini: l’alimentazione, l'istruzione e la cultura, i servizi sanitari, i servizi sociali, le tutele e la sicurezza sul lavoro.
Tra i principali obiettivi del negoziato, c’è la mercificazione di servizi pubblici, di beni comuni e diritti a tutto vantaggio degli investitori e della proprietà privata, grazie anche alla costituzione di un organismo di risoluzione delle controversie, un vero e proprio arbitrato internazionale, a cui le aziende potranno appellarsi per rivalersi su Governi colpevoli, a loro dire, di aver ostacolato la loro corsa al profitto. Qualsiasi regolamentazione che tuteli i diritti sociali, economici ed ambientali, rischia di soccombere agli interessi del libero mercato, tutelato da sentenze che saranno a tutti gli effetti inappellabili.

Il trattato TTIP per punti
 
SICUREZZA ALIMENTARE: le norme europee su pesticidi, Ogm, carne agli ormoni e in generale sulla qualità degli alimenti, più restrittive di quelle americane , potrebbero essere condannate come “barriere commerciali illegali”

ACQUA, ENERGIA E SERVIZI PUBBLICI: sono settori a rischio privatizzazione. In pericolo l'accesso universale a acqua, energia, sanità, trasporti, istruzione, servizi pubblici locali

DIRITTI DEL LAVORO: la legislazione sul lavoro, già deregolamentata dalle politiche di austerity dell’UE, verrebbe considerata “barriera non tariffaria” da rimuovere

FINANZA: il trattato comporterebbe l’impossibilità di ogni controllo sui movimenti di capitali e sulla speculazione bancaria e finanziaria

BREVETTI: la difesa dei diritti di proprietà delle imprese sui brevetti metterebbe a rischio la disponibilità di beni essenziali, quali ad esempio i medicinali generici o la diffusione della conoscenza e delle espressioni artistiche

GAS DI SCISTO: la devastante pratica del fracking potrebbe essere tutelata dalla legge permettendo alle compagnie estrattive di chiedere risarcimenti agli Stati che ne impediscono l’utilizzo, in violazione del principio di precauzione sancito dall’UE

BIOCOMBUSTIBILI: il TTIP incentiverebbe l’importazione di biomasse americane che non rispettano i limiti minimi di emissione di gas a effetto serra e altri criteri di sostenibilità ambientale

LIBERTA' E INTERNET: i giganti della rete cercherebbero di indebolire le normative europee di protezione dei dati personali per ridurli al livello quasi inesistente degli Stati Uniti

DEMOCRAZIA: il trattato impedirebbe qualsiasi possibilità di scelta autonoma degli Stati in campo economico, sociale, ambientale, provocando la più completa esautorazione di ogni intervento da parte degli enti locali

Informazioni e contatti:
www.stop-ttip-Italia.net
La campagna è promossa da: Altramente, Arci, Ass. Botteghe del mondo, A Sud, Attac Italia, Cobas, Comune.info, Coord, Nord-Sud, Cospe, Ennenne, Fairwatch, Fond. Cercare Ancora, Forum Italiano Movimenti per l'Acqua, Medici senza Camice, MST Italia, Municipio dei Beni Comuni, Re:Common, Rete della Conoscenza, Reorient, Sbilanciamoci, Scup, Yaku
vedi anche
Trattato transatlantico, un uragano che minaccia gli europei
TTIP: gli americani e la lista della spesa

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