
Poi ti rendi conto che il problema non sta lì, ma sta a monte, cioè nell'idea che se c'è del casino e della violenza contro le istituzioni, si pensa sempre che in mezzo debbano esserci dei compagni di strada, mentre ci si dimentica che reazionari e fascisti sono sempre stati campioni della violenza anti istituzionale.Ti rendi conto che è tutto molto più semplice di tanti cerebralismi: abbiamo una serrata di piccoli padroni che a Torino, tramite il gancio degli ultras fascisti della Juve, hanno fomentato una massa indistinta di marginalità sociale di tutti i livelli (e togliamoci la retorica dell'immigrato: gli ascari ci sono stati sempre e sempre ci saranno), perchè vorrebbero continuare a fare i loro porci comodi.
Quando infoaut parla di tanti padroncini che soffrono la crisi, si dimentica che spesso la loro volontà ostinata di non pagare le tasse a causa della loro natura essenzialmente eversiva (come ben diceva già Gramsci della borghesia italiana) e i loro salari da miseria ed in nero sono altrettanto responsabili dei nostri politici per lo sfacelo sociale odierno , e che dunque non possiamo mai schierarci a fianco della borghesia più retriva solo perchè dietro hanno l''eccedenza'.
In tutto questo, infoaut e molti non notano che tra ultras, migranti, disagiati e via così, c'è la totale assenza della classe operaia organizzata, a causa di una confusione che c'è spesso: l'idealizzazione della massa al posto della classe.
La massa in quanto tale è reazionaria e quando si muove di pancia ha sempre fatto grandi atti di violenza di piazza, poi culminati in pogrom, roghi e linciaggi, mentre è la classe nella sua presa di coscienza ad essere rivoluzionaria e a fare le rivoluzioni, e questo i comunisti dovrebbero ben saperlo.
Pensare poi di entrare in una protesta nata fascista per portarla dalla propria parte è quasi ridicolo, visto che nemmeno negli anni '20, periodo di massima potenza del movimento operaio, si è riuscito a farlo con le manifestazioni agrarie fasciste.
Anche qui ci si confonde tra una scesa in piazza spontanea dovuta ad una regressione rapidissima delle condizioni materiali (ad esempio, la mancanza dei generi di prima necessità), in cui una minoranza politica decisa può prendere l'egemonia, e un format già preparato, scritto e organizzato a freddo dalla regia altrui, in cui peraltro il mondo del lavoro salariato è sostanzialmente assente, cioè tra una situazione di classe e gli eventi di ieri.
Secondo me esagera anche chi vede il fascismo alle porte: il risultato di questa serrata sarà l'aumento della benzina e dei generi alimentari (e dunque un peggioramento del tenore di vita delle classi povere); verrà dato qualche sgravio fiscale ai padroncini e, mentre i padroncini torneranno a fare i padroncini, le masse e le eccedenze torneranno buone e silenti nei loro ghetti.
"Gli ordini medi, il piccolo industriale, il piccolo commerciante, l'artigiano, il contadino, combattono tutti la borghesia, per premunire dalla scomparsa la propria esistenza comeordini medi. Quindi non sono rivoluzionari, ma conservatori. Anzi, sono reazionari, poiché cercano di far girare all'indietro la ruota della storia. Quando sono rivoluzionari, sono tali in vista del loro imminente passaggio al proletariato, non difendono i loro interessi presenti, ma i loro interessi futuri, e abbandonano il proprio punto di vista, per mettersi da quello del proletariato”
(Karl Marx)