Da un anno va avanti un confronto tra il collettivo Precari United e l’Arvultùra con l’Assessorato ai Servizi alla Persona di Senigallia, sull’innovazione delle politiche attive di sostegno ai disoccupati. Un confronto che dentro la normale dialettica politica si è sempre svolto in maniera serena, propositiva e rispettosa tra le parti.
Il clima costruttivo è stato rotto e tradito dal comunicato stampa uscito pochi giorni fa a firma dell’Amministrazione Comunale, di CGIL, CISL e UIL. Quello che è accaduto oggi – sabato 15 dicembre - con il blitz nella sede della CISL, ne è la conseguenza. Gli attivisti dietro gli striscioni con scritto: “NOI I PRECARI. VOI I PEZZENTI” e “POLITICHE PER IL LAVORO - BANDO ALLE CIANCE!”, hanno riempito la sede del sindacato padronale con sacchi di immondizia – differenziata, ovviamente – e letame.
Lo hanno fatto indossando una maschera con il volto dell’ex-consigliere comunale dimissionario – o meglio, dimissionato – del PD, Magi Galluzzi. Un po’ di satira e di ironia in una giornata invernale fredda e nuvolosa.
La posizione presa dall’Amministrazione e dai sindacati confederali, è una falsità politica, una menzogna pubblica. Scrivono: “Nel corso del 2012 l’Amministrazione Comunale ha valutato che, in seguito al perdurare e all’evolversi della crisi, che dal manifatturiero si è via via estesa a tutti i settori economici, compresi i servizi, fosse necessario ripensare alla attuale formulazione dei bandi in modo tale da poter dare risposte anche al fenomeno della disoccupazione intellettuale”. Tutto vero, peccato che l’idea di estendere l’accesso al bando anche alla classe media impoverita – quella che chiamano “disoccupazione intellettuale” – è stata una proposta politica del collettivo Precari United, discussa e condivisa con e dall’Assessore Volpini in incontri pubblici avvenuti in assessorato e riportati dalla stampa, e in colloqui privati.
E ancora:” Questa valutazione si è tradotta in una proposta che, con la consueta modalità partecipativa è stata esaminata, in un primo incontro, con il Centro per l’Impiego e con i Sindacati. Il confronto avvenuto in tale occasione ha suggerito l’opportunità di effettuare ulteriori approfondimenti”. Ci chiediamo e chiediamo all’Assessore Volpini, perché mentire pubblicamente, negando sia il confronto, che il suo positivo risultato politico, per attribuirlo al confronto tra sindacati e Amministrazione?
Perché negare la verità, ovvero che sono stati i sindacati, adducendo la scusa di non poter cambiare il bando in corso d’opera, di non condividere fino in fondo l’estensione del welfare comunale anche ai precari, a far arenare il bando?
Perché non dire a tutti che la CISL ha preferito affossare un bando e con esso la speranza di lavoro per alcuni nostri concittadini, pur di non affermare le rivendicazioni di un collettivo di precari autorganizzato, solo perché quest’estate sono stati contestati per il loro appoggio alle politiche di Marchionne e di Monti?
Perché dire una cosa a Precari United, una ai sindacati e a un’altra ancora alla cittadinanza? Il gioco delle tre carte, soprattutto in una città piccola, dove tutti conoscono tutti, non ha vita lunga.
Infine, scrivono: “Nel rispetto delle modalità partecipative che caratterizzano la gestione dei Servizi Sociali senigalliesi, di concerto con il Centro per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione di Senigallia, le Organizzazioni Sindacali, la Caritas … […]Quando si sceglie in modo consapevole e convinto il metodo del confronto e della partecipazione si deve mettere in conto la possibilità che emergano posizioni diverse e ci si deve fare carico di arrivare ad una sintesi nella quale tutti possano ritrovarsi e riconoscersi”. Il modello partecipativo tanto sbandierato non è altro che un confronto tra la Giunta e le sue propaggini politiche. Infatti, esclusa la Caritas, gli altri soggetti citati sono tutti – in maniera diretta o indiretta – di nomina politica, legati – alcuni tesserati – ai partiti di maggioranza.
E’ il sistema, ben rappresentato dalle maschere con Magi Galluzzi. La partecipazione inizia esattamente quando ci si inizia a confrontare seriamente con i cittadini – autorganizzati o meno – che stanno fuori da questo sistema.
L’azione alla CISL è l’inizio di una campagna natalizia che andrà a confrontarsi con gli altri firmatari della menzogna data alla stampa. Ogni volta verranno messe in campo pratiche diverse, perché diversi sono i soggetti, diverse le responsabilità e diversi gli obiettivi.
Lo scopo è far si che in tempi di drastici tagli alle casse comunali, le scelte politiche non siano più prese tra i partecipanti al “sistema”, ma siano discusse in pubblico e condivise con la cittadinanza. Se non si vuole la guerra tra poveri, l’Amministrazione Comunale deve avere il coraggio di andare oltre le parole e portare il bilancio in piazza.
Precari United - Spazio Comune Autogestito Arvultùra.
Il clima costruttivo è stato rotto e tradito dal comunicato stampa uscito pochi giorni fa a firma dell’Amministrazione Comunale, di CGIL, CISL e UIL. Quello che è accaduto oggi – sabato 15 dicembre - con il blitz nella sede della CISL, ne è la conseguenza. Gli attivisti dietro gli striscioni con scritto: “NOI I PRECARI. VOI I PEZZENTI” e “POLITICHE PER IL LAVORO - BANDO ALLE CIANCE!”, hanno riempito la sede del sindacato padronale con sacchi di immondizia – differenziata, ovviamente – e letame.
Lo hanno fatto indossando una maschera con il volto dell’ex-consigliere comunale dimissionario – o meglio, dimissionato – del PD, Magi Galluzzi. Un po’ di satira e di ironia in una giornata invernale fredda e nuvolosa.
La posizione presa dall’Amministrazione e dai sindacati confederali, è una falsità politica, una menzogna pubblica. Scrivono: “Nel corso del 2012 l’Amministrazione Comunale ha valutato che, in seguito al perdurare e all’evolversi della crisi, che dal manifatturiero si è via via estesa a tutti i settori economici, compresi i servizi, fosse necessario ripensare alla attuale formulazione dei bandi in modo tale da poter dare risposte anche al fenomeno della disoccupazione intellettuale”. Tutto vero, peccato che l’idea di estendere l’accesso al bando anche alla classe media impoverita – quella che chiamano “disoccupazione intellettuale” – è stata una proposta politica del collettivo Precari United, discussa e condivisa con e dall’Assessore Volpini in incontri pubblici avvenuti in assessorato e riportati dalla stampa, e in colloqui privati.
E ancora:” Questa valutazione si è tradotta in una proposta che, con la consueta modalità partecipativa è stata esaminata, in un primo incontro, con il Centro per l’Impiego e con i Sindacati. Il confronto avvenuto in tale occasione ha suggerito l’opportunità di effettuare ulteriori approfondimenti”. Ci chiediamo e chiediamo all’Assessore Volpini, perché mentire pubblicamente, negando sia il confronto, che il suo positivo risultato politico, per attribuirlo al confronto tra sindacati e Amministrazione?
Perché negare la verità, ovvero che sono stati i sindacati, adducendo la scusa di non poter cambiare il bando in corso d’opera, di non condividere fino in fondo l’estensione del welfare comunale anche ai precari, a far arenare il bando?
Perché non dire a tutti che la CISL ha preferito affossare un bando e con esso la speranza di lavoro per alcuni nostri concittadini, pur di non affermare le rivendicazioni di un collettivo di precari autorganizzato, solo perché quest’estate sono stati contestati per il loro appoggio alle politiche di Marchionne e di Monti?
Perché dire una cosa a Precari United, una ai sindacati e a un’altra ancora alla cittadinanza? Il gioco delle tre carte, soprattutto in una città piccola, dove tutti conoscono tutti, non ha vita lunga.
Infine, scrivono: “Nel rispetto delle modalità partecipative che caratterizzano la gestione dei Servizi Sociali senigalliesi, di concerto con il Centro per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione di Senigallia, le Organizzazioni Sindacali, la Caritas … […]Quando si sceglie in modo consapevole e convinto il metodo del confronto e della partecipazione si deve mettere in conto la possibilità che emergano posizioni diverse e ci si deve fare carico di arrivare ad una sintesi nella quale tutti possano ritrovarsi e riconoscersi”. Il modello partecipativo tanto sbandierato non è altro che un confronto tra la Giunta e le sue propaggini politiche. Infatti, esclusa la Caritas, gli altri soggetti citati sono tutti – in maniera diretta o indiretta – di nomina politica, legati – alcuni tesserati – ai partiti di maggioranza.
E’ il sistema, ben rappresentato dalle maschere con Magi Galluzzi. La partecipazione inizia esattamente quando ci si inizia a confrontare seriamente con i cittadini – autorganizzati o meno – che stanno fuori da questo sistema.
L’azione alla CISL è l’inizio di una campagna natalizia che andrà a confrontarsi con gli altri firmatari della menzogna data alla stampa. Ogni volta verranno messe in campo pratiche diverse, perché diversi sono i soggetti, diverse le responsabilità e diversi gli obiettivi.
Lo scopo è far si che in tempi di drastici tagli alle casse comunali, le scelte politiche non siano più prese tra i partecipanti al “sistema”, ma siano discusse in pubblico e condivise con la cittadinanza. Se non si vuole la guerra tra poveri, l’Amministrazione Comunale deve avere il coraggio di andare oltre le parole e portare il bilancio in piazza.
Precari United - Spazio Comune Autogestito Arvultùra.